venerdì 3 giugno 2011

Nokia punta tutto su Microsoft

Mentre la capitalizzazione di Nokia continua a perdere quota come un aereo senza pilota (ieri alla borsa di Helsinki il titolo ha registrato l'ennesimo ribasso del 3,3%), il nuovo comandante al timone assicura che la scelta strategica di salire sulle ali di Windows Phone – il futuro sistema operativo mobile della casa di Redmond – ristabilirà una traiettoria ascendente.
«L'alleanza con Microsoft era l'unica che ci permetteva di distinguerci su questo mercato così profondamente trasformato: ormai, non è più una battaglia fra dispositivi mobili, è una guerra fra ecosistemi», ha detto ieri l'amministratore delegato Stephen Elop, davanti alla platea di Uplinq, l'annuale conferenza organizzata a San Diego da Qualcomm, la regina dei semiconduttori per la telefonia mobile.
Il punto di svolta, ammette lui stesso, è arrivato nel 2007 quando Apple ha lanciato l'iPhone e tutto il sistema integrato di applicazioni e servizi – quel che gli addetti ai lavori chiamano ecosistema – che gli gira attorno, seppur strettamente controllato dall'azienda di Steve Jobs. «È così che la Apple ha involontariamente creato lo spazio per Android: un sistema operativo alternativo, per tutti gli altri che volevano entrare in gioco». Google, che l'ha sviluppato, ha adottato un approccio molto più aperto. «Ma non sappiamo per quanto tempo», ha aggiunto Elop, strappando una risata (forse nervosa) a un auditorio composto perlopiù da sviluppatori software che su Android si guadagnano da vivere.
E qui sta il punto. «L'alleanza con Microsoft ci permette di contribuire alla creazione di un terzo ecosistema», ha spiegato al Sole 24 Ore il manager che, prima di approdare lo scorso settembre alla Nokia, lavorava proprio nell'azienda fondata da Bill Gates. «Perché solo così Nokia potrà continuare a distinguersi dai concorrenti».
Elop ammette che Symbian, il sistema operativo di proprietà della casa finlandese, non era strutturalmente in grado di mantenere il passo con la competizione, ora che non si tratta più di costruire il miglior smartphone, ma di appartenere a un ecosistema vincente. Peccato che sia proprio questo il motivo per il quale il mercato oggi la punisce: per vedere i primi modelli Nokia con Windows Phone bisognerà attendere ancora qualche trimestre e, nel frattempo, nessuno pare invogliato a comprare telefoni che "girano" con un Symbian condannato a sparire.
Al terzo ecosistema mobile, Nokia porterà in dote la sua decennale esperienza industriale, i sistemi di geolocalizzazione di sua proprietà e anche la stretta relazione gli operatori mobili. «Abbiamo accordi di fatturazione con 132 operatori del mondo – ha detto il primo Ceo non finlandese di Nokia – e quindi saremo capaci di vendere applicazioni e servizi nella bolletta telefonica, senza bisogno di carte di credito».
Microsoft, da parte sua, porterà il motore di ricerca Bing, le applicazioni Office, i giochi Xbox e – dopo la recente acquisizione – anche le chiamate via Skype. «In questo modo, ci guadagnano Nokia, Microsoft, gli operatori telefonici e anche voi sviluppatori di software», ha rimarcato Elop. Ben sapendo che, come ha dimostrato Apple, il successo di un ecosistema dipende proprio dall'abbondanza di applicazioni software disponibili.
Quanto alle voci di un presunto takeover di Microsoft su Nokia, Elop non ha fatto cenno. Anche se – fra le righe del suo vigoroso intervento – ha fatto di tutto per escluderlo completamente.

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