lunedì 29 agosto 2011

Google TV: destinazione Europa











Le scarse vendite dei Logitech Revue, i set set-top box Google TV che dovevano rivoluzionare il settore della TV, colpivano qualche mese fa Logitech nel portafoglio. Il punto di incontro tra la TV e il Web falliva la propria missione e rimaneva invenduto negli scaffali dei negozi. La ricetta per il successo ? Tentare lo sbarco in Europa.
E’ una storia vecchia come il mondo. Quando un prodotto oppure un gruppo musicale non riscuote un certo successo negli Stati Uniti tentano la carta Europea e viceversa. Google TV ha fallito la propria missione negli Stati Uniti e Eric Schmidt, presidente esecutivo di Google, ha annunciato al Festival TV di Edimburgo di voler lanciare in Europa all’inizio del prossimo anno le neonata Google TV. Ha assicurato il pubblico dicendo che l’azienda (Google) è “assolutamente impegnata” nello sviluppo del progetto che consente agli spettatori di mescolare i contenuti web e la televisione sullo schermo del TV tramite un browser. Inevitabile qualche perplessità. Google TV non è riuscito a trasformare in partner diverse realtà di rilievo negli Usa e potrebbero trovarsi ad affrontare un problema simile in Europa.
Ecco cosa ha detto Eric Schmidt:
“Pensavano che andassimo a competere negli Stati Uniti con le emittenti o creatori di contenuti. In realtà il nostro intento è l’opposto. Noi cerchiamo di sostenere l’industria dei contenuti, fornendo una piattaforma aperta per le TV di prossima generazione ed evolverci, allo stesso modo di Android che è una piattaforma aperta per la prossima generazione di telefonia mobile.
Google ha sempre nutrito l’ambizione di estendere il proprio business che supera i 28 miliardi dollari nell’arena della televisione, dove vengono spesi la maggior parte dei budget pubblicitari globali. E ‘proprietaria di YouTube, il portale di video sharing più popolare al mondo che è diventato anche il secondo sito più visitato al mondo, ma non ha annunciato i profitti di tale società che aveva acquistato nel 2006. Il passo successivo (e logico) è l’entrata nel settore della TV ma i risultati sono stati (fino ad oggi) inferiori alle aspettative.
Il Presidente Esecutivo di Google ha espresso anche la propria opinione sui recenti disordini in Inghilterra ricordando a tutti che la chiusura dei Social Network per prevenire i disordini non è la soluzione al problema :
Internet è il riflesso di un problema e “spegnerla” non aiuta, di certo, a risolverlo."

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