venerdì 29 aprile 2011

Apple: iPhone 4 diventa bianco, prove generali per la versione 5?

Non si sa se la concomitanza con il "matrimonio del secolo" sia voluta o se, semplicemente, si tratti di un curioso caso del destino ma Apple ha comunicato questa mattina che è disponibile anche la versione "in bianco" dell'iPhone 4. Per il momento il comunicato della Casa di Cupertino dà come canali d'acquisto gli Apple Store sul territorio oppure il solito negozio on-line.
Dando un'occhiata ai prezzi non si notano grosse differenze fra la versione bianca e quella nera: 659€ per la versione a 16 giga e 779€ per quella a 32 giga.
Cambiano, e non poco, i tempi di consegna. La versione in nero arriva a casa in 24 ore, quella in bianco, per il momento, dopo 5 giorni lavorativi.

L'attesa per la versione bianca era "spasmodica". Secondo alcune stime il nuovo iPhone 4 potrebbe far salire di un altro milione i già esaltanti conti della casa californiana. Nell'ultimo trimestre, dati Apple, sono stati venduti 18,65 milioni di iPhone: il 113% in più di quanto registrato nello stesso trimestre dello scorso anno.
La curiosità, adesso, sta nella data di uscita della ventilata versione 5 del telefono della Mela Morsicata. La possibilità è che l'annuncio possa essere dato in estate per un'uscita posticipata a settembre. Oppure l'uscita del White iPhone può essere semplicemente la prova generale di una doppia livrea da far vestire alla release 5 del telefonino.

Microsoft, ricavi e profitti in salita. Ma Windows perde colpi ed Apple guadagna di più...

Il gigante di Redmond torna a registrare risultati in linea con gli anni d'oro. La chiusura di fine marzo, coincidente con la fine del terzo trimestre fiscale dell'esercizio 2011, evidenzia infatti una crescita degli utili netti del 31% a 5,2 miliardi di dollari al cospetto di un giro d'affari in progresso del 13% a 16,4 miliardi. Il margine operativo si è invece ridotto, passando dal 35,2 al 34,8%, ma siamo pur sempre su livelli di eccellenza.
Segnali di ripresa dunque più che positivi per Microsoft, che supera anche se di poco le stime degli analisti soprattutto grazie al contributo di Office e di Kinect, il dispositivo per la console Xbox 360 che permette di giocare senza nessun controller fisico. In flessione, e sotto le previsioni, sono state invece le entrate della divisione Windows, scese del 4,4% a 4,45 miliardi di dollari. Proprio il calo di quello che è sempre stato per la società nordamericana il business più redditizio lascia intendere possibili future sofferenze in fatto di crescita complessiva della compagnia, anche in relazione a una domanda di personal computer che si dimostra in attivo solo grazie al boom di domanda per i tablet. È noto, del resto, come Windows nei pc a tavoletta sia ancora una presenza più che marginale e come l'ascesa inarrestabile dell'iPad abbia comportato una drastica riduzione delle vendite globali di netbook e una discreta frenata di acquisti di pc consumer.

Il fatturato generato da Windows ha quindi conosciuto una flessione e forse si può spiegare anche così il sorpasso operato da Apple alla voce utili netti: 5,99 miliardi di dollari quelli della casa di Cupertino contro i 5,2 di quella di Redmond. Buon per Microsoft che tiene invece botta un altro prodotto chiave per i conti della compagnia, e cioè Office. Grazie al pacchetto di produttività per l'ufficio che comprende i vari Word, Excel e via dicendo, le attività Business hanno conosciuto un progresso anno su anno del 21% per superare quota 5,2 miliardi. Bene anche i risultati della divisione Server and Tools, il cui giro d'affari è salito dell'11% a 4,1 miliardi, mentre è del 60% il balzo in avanti delle entrate, arrivate a 1,94 miliardi, del gruppo Entertainment and devices, cui fanno capo la Xbox 360 e Kinect (2,7 e 2,4 milioni le unità vendute nel trimestre rispettivamente).
Le altre note stonate della trimestrale di Microsoft non sono una novità. Il business dei Windows Phone, di cui non sono stati comunicati i risultati se non il dato relativo alle 13 mila applicazioni presenti nel Marketplace, attraverso da tempo una fase di involuzione e la convinta speranza dei vertici di Redmond è sicuramente riposta nella partnership avviata con Nokia. Altro tassello ancora fuori posto è infine l'on line: la divisione che opera sul Web ha fatto segnare una perdita di 726 milioni di dollari, superiore del 3% rispetto a quella dello stesso trimestre del 2010, nonostante il fatturato sia cresciuto del 14,5% a 648 milioni. A pesare in particolare, per stessa ammissione di Microsoft, è l'accordo sul fronte dell'advertising e dei motori di ricerca stretto a suo tempo con Yahoo!, che non sta dando i frutti sperati.

giovedì 28 aprile 2011

Facebook, 9.400 assunzioni entro il 2017.


Facebook, dopo essere nato nel 2004 per mano di Mark Zuckerberg in un dormitorio dell'università di Harvard e successivamente essersi trasferito a Palo Alto, ha intenzione di assumere 9.400 dipendenti entro il 2017.
Il social network più popolare al mondo, vista la crescita esplosiva, ha confermato a Febbraio l'intenzione di trasferire i propri uffici in un campus più ampio, diviso in due zone.
Ora, secondo MercuryNews.com, che a sua volta cita dei documenti cittadini (vedi immagine) di Menlo Park (California), la società fondata da Zuckerberg dovrebbe essere a pieno regime nella nuova sede entro i prossimi sei anni. Facebook attualmente ha circa 2.000 dipendenti a livello globale, 1.400 dei quali lavorano negli uffici di Palo Alto.


"E' una mossa pericolosa, ma viene chiaramente riconosciuta la minaccia che deriva dalla non crescita, che vedrebbe parte del business andare a Google o verso qualche nuova realtà" ha affermato l'analista Rob Enderle dell'Enderle Group, che al contempo è si ritiene "preoccupato" che la società non stia pensando nel migliore dei modi alla strategia a lungo termine.
I dipendenti dovrebbero trasferirsi gradualmente nella nuova sede a partire da questa Estate. Facebook per il momento non ha rilasciato commenti.

Google Android è il sistema operativo preferito dagli utenti...

android on iphone
Google Android è l’ottimo sistema operativo che in poco tempo è riuscito ad imporsi come valida alternativa ad iOS, il diffuso operating system che la Apple ha realizzato per i propri iPhone, iPod ed iPad. Secondo quanto emerso dall’ultima indagine effettuata dall’affidabile società di statistiche Nielsen, il sistema prodotto dal colosso di Mountain View è il più diffuso negli Stati Uniti. Se fino a poco tempo fa lo smartphone di Cupertino era il favorito, adesso l’attenzione si è spostata sui dispositivi equipaggiati con il sistema open source basato su kernel Linux.
 
Il successo del sistema operativo mobile di Google ha sorpreso molto poco gli esperti di Information Technology, i quali si aspettavano tale risultato poiché gli utenti, spendendo cifre assai più basse rispetto a quelle proposte dalla società dei Macintosh, possono ottenere un telefono di ultima generazione con un sistema operativo di tutto rispetto.
 
A seguire, sempre nel sondaggio, troviamo il BlackBerry della RIM, il nuovo Windows Phone 7 della Microsoft, il webOS di Palm, ed il Symbian della Nokia.

iPhone 5 in Italia: data, uscita e prezzi...

Apple potrebbe commercializzare iPhone 5 a partire da settembre 2011. Realizzato un nuovo mock-up sulla base delle ultime indiscrezioni e di informazioni confidenziali. 

iPhone 5 potrebbe debuttare sul mercato a settembre 2011. Nonostante alcuni osservatori di settore abbiano indicato nel 2012 il periodo di lancio dello smartphone Apple di quinta generazione, nelle ultime settimane si è fatta sempre più insistente la voce secondo la quale l’azienda di Cupertino rispetterà la prassi sinora seguita per tutti i modelli di melafonino, ad eccezione del primo iPhone: presentazione ufficiale in estate, commercializzazione a due mesi di distanza. Giugno, quindi, per l’annuncio, e settembre per il lancio.

mercoledì 27 aprile 2011

La pre-beta di Windows 8 è già in rete...

Microsoft non ha ancora annunciato la possibile data di rilascio e neppure un possibile nome, che sia di lavorazione o definitivo, di quello che sarà il successore di Windows 7, ma ciò nonostante si susseguono in rete le apparizioni di versioni pre-beta - assolutamemente non ufficiali - del nuovo sistema operativo.

In questi giorni ne è apparsa un'altra, già la seconda nell'ultimo mese. È stata rilevata dagli utenti del sito Beta Archive, che la citano come "Windows 8 version 6.2.7955.0 milestone 2". La versione sarebbe disponibile sui server FTP del sito, che richiede però un account utente per l'accesso.

Le release "milestone" di Microsoft sono versioni pre-beta dei suoi prodotti, in genere realizzate soltanto per uso interno ed a scopo di test. La prima release pubblica potrebbe dunque essere ancora molto lontana, anche se alcuni siti, come WinRumors, ipotizzano che possa invece vedere la luce nei prossimi mesi.

Gli utenti che hanno provato questa versione di quello che per ora viene chiamato da tutti "Windows 8" dicono che ha una interfaccia utente in stile "Ribbon", simile a quella usata nelle versioni 2007 e 2010 di Microsoft Office: una grossa barra contiene tutti gli strumenti rappresentati in forma grafica di icone e raggruppati per categorie. Questa specifica milestone disporrebbe anche di un software per la webcam, di un lettore di file PDF, di un task manager ridisegnato e di un nuovo browser.

Microsoft sta nel frattempo sviluppando una versione del sistema operativo per i processori ARM, pensata per rivolgersi al mercato dei tablet, che è in travolgente crescita e fa tanto gola al marchio di Redmond.

La settimana scorsa Microsoft aveva annunciato che, nei 18 mesi trascorsi dal rilascio, Windows 7 ha venduto oltre 350 milioni di licenze in tutto il mondo. Inutile ricordare però che la stragrande parte di questa cifra è relativa alle licenze preinstallate sui PC.

Ovviamente, Microsoft ha rifiutato di confermare l'autenticità della versione milestone. Il fatto però che queste versioni riescano così frequentemente ad apparire in rete lascia supporre che l'azienda preferisca valutare l'opinione degli utenti anche durante la prima fase di lavorazione, una cosa che in passato non aveva tenuto particolarmente in considerazione - con risultati non sempre confortanti, vedere ad esempio il caso di Windows Vista.

Apple: il tracciamento è colpa di un bug...

Come anticipato da da John Gruber di Daring Fireball, l'esistenza stessa del file con i dati di localizzazione degli utenti risalenti a più di un anno di cronologia non è altro che il risultato di un bug, di una mancanza dei programmatori di Cupertino che hanno dimenticato di porre il limite di tempo alla loro conservazione. A dirlo è Apple, che finalmente è intervenuta rispondendo alle principali domande sorte dalla bagarre scatenata dalla scoperta del file non cifrato sui dispositivi con la Mela.

L'intervento di Apple è partito dal dissipare le paure circa il tracciamento dei dispositivi di cui è stata accusata in questi giorni: l'azienda afferma ora che i dati raccolti sono funzionali al funzionamento delle app di geolocalizzazione. E la paura è stata generata dal non capire, anche per colpa di mancate spiegazioni fornite, come certe nuove tecnologie funzionino.

Le informazioni raccolte direttamente da Cupertino, spiega poi il comunicato, non sono relative ai singoli dispositivi ma alla triangolazione delle reti WiFi e dei ripetitori incontrati. Si tratta cioè di un database con dati aggregati e resi anonimi relativi a centinaia di migliaia di iPhone gestiti in maniera anonima e cifrata.
Per quanto riguarda poi l'utilizzo dei dati stessi, Apple ribadisce che vengono utilizzati solo in forma anonima per permettere agli sviluppatori terzi di risolvere problemi riscontrati in determinate applicazioni o per la pubblicità di iAd.

I dati conservati sui dispositivi non servivano, spiega il comunicato con una formula che ad alcuni osservatori è suonata come un'articolata forma di scuse, a tracciare gli utenti ma a registrare le postazioni cui il dispositivo può connettersi (passando dunque in rassegna la posizione in cui ci si trova) per velocizzare il sistema di collegamento e localizzazione. In ogni caso la loro registrazione sul file consolidated.db sarà interrotta con il prossimo aggiornamento di sistema.

Un bug è poi alla base del fatto che, anche una volta che l'utente abbia provveduto a disabilitare i servizi di localizzazione, il dispositivo continui a raccogliere dati di posizionamento. Così come un bug è alla base della conservazione sine die. Apple promette un aggiornamento software atteso per le prossime settimane che dovrebbe risolvere definitivamente il problema.

martedì 26 aprile 2011

Apple iPhone4 bianco sembra essere reale. Sembra che un giovane britannico sia riuscito a comprarselo per un errore del commesso…

Dopo un rincorrersi di voci e rumors questa volta pare esserci qualcosa di più concreto circa l'uscita dell'Apple iPhone4 bianco.
Attenzione, però, come succede spesso in questi casi, la notizia, e ancor più le foto, sono da prendersi con il dovuto beneficio del dubbio. Nelle scorse ore il sito Engadget.com ha pubblicato le prime foto del telefonino Apple in versione bianca.

apple-iphone4-bianco-ecco-le-prime-foto-1.jpg
La cosa sembra essere andata così: un commesso del negozio Vodafone UK avrebbe venduto un iPhone 4 bianco come se fosse quello nero, prima ancora della data ufficiale di distribuzione,  che sarebbe fissata per il 27 aprile prossimo.
Un giovane britannico è riuscito ad accaparrarsi il nuovo device bianco Apple e ha spedito le sue foto ufficiose al sito Engadget.com.

apple-iphone4-bianco-ecco-le-prime-foto-2.jpg

apple-iphone4-bianco-ecco-le-prime-foto-3.jpg

Windows 7 a quota 350 milioni...

Microsoft ha oltrepassato la soglia dei 350 milioni di licenze vendute di Windows 7, contro le 240 milioni di copie del primo anno. Dunque Windows 7 ha messo la freccia su Vista, che in due anni aveva venduto “solo” 330 milioni di licenze. Pur essendo datato (con 10 anni sulle spalle), Windows XP resta ancora il sistema operativo più utilizzato al mondo (54,4% contro il 24,2% di Windows 7 ed il 10,6% di Windows Vista). Ma Seven sta sorpassando Xp in vari mercati (quello Usa): man mano che gli utenti abbandonano Xp per Windows 7, danno l’addio anche a IE 6, passando a versione aggiornate di Internet Explorer. Quando Windows 7 supererà Xp, sarà forse già tempo di Windows 8.
E infatti si infittiscono gli avvistamenti in Rete di immagini di pre-beta (in realtà build allo stato preliminare) di Windows 8, il prossimo sistema operativo di Microsoft per Pc e tablet con Windows App Store: dal sito di Beta Archive sarebbe emersa dagli FTP server una copia ancora in sviluppo di Windows 8 version 6.2.7955.0 milestone 2. In precedenza dai canali P2P era invece spuntata la build 6.1.7850.100922-1508. La Beta, non confermata ufficialmente, potrebbe essere presentata a PDC. La Professional Developer Conference 2011 si svolgerà fra il 13-16 settembre in Anaheim, California.
Di Windows 8 sappiamo che gira anche su chip Arm e avrà una interfaccia utente basata su Ribbon, simile a quella delle ultime versioni di Microsoft Office; inoltre la nuova milestone integra anche un software per webcam, un nuovo task manager, un lettore di PDF e un browser immersivo. Dopo IE 9, Microsoft è già al lavoro su Internet Explorer 10. Stando a WinRumors, Windows 8 introdurrà una funzione simile alla Time Machine di OS X che si chiamerà History Vault.
Infine la Blue Screen of Death potrebbe essere una schermata nera secondo Canouna, ma è anche vero che nelle versioni preliminari di Windows 98 e Vista apparve una rossa Red Screen of Death. Quindi vedremo dalla Beta cosa Microsoft sceglierà.

Sony e Google sfidano l'Ipad di Apple...

Come leggiamo anche su Android Italy, quest'oggi Sony ha annunciato la nuova linea di prodotti Sony Tablet, che l'azienda giapponese descrive come la perfetta combinazione tra hardware, contenuti e network.

I modelli di cui si compone la nuova gamma sono 2, entrambi basati su Android 3.0 "Honeycomb" e dei quali ancora non si conosce il nome commerciale ma soltanto il codice prodotto, che per ora sono noti come S1, modello dal design più classico e ottimizzato per i contenuti multimediali, e S2, ideale per la comunicazione e l'intrattenimento mobile e caratterizzato dall'originale apertura a libretto.

Sony Tablet S1 e S2

Entrambi i tablet sono dotati di tecnologia wireless Wi-Fi e compatibili WAN (3G/4G), così da garantire non solo il browsing in internet e il controllo delle mail, ma anche l'accesso senza difficoltà a contenuti digitali come video, giochi, libri attraverso servizi online di Sony ovunque e in ogni momento.

Il modello S1 presenta un ampio display da 9,4" ed un design con il baricentro spostato su un lato, pensato per garantisce stabilità e facilità di presa ed una sensazione di leggerezza che non fa stancare chi lo utilizza anche per diverse ore.

Sony Tablet S1

Sony Tablet S1

Il modello S2 si caratterizza per un design clamshell, inedito per i tablet, e presenta due display da 5,5" richiudibili a libretto su sé stessi per una maggiore portabilità: i due display di essere uniti e utilizzati come un unico schermo più ampio, oppure utilizzati separatamente  per funzioni differenti, come riprodurre video in uno e mostrare i tasti di controllo nell'altro, o controllare le e-mail in uno e utilizzare l'altro come tastiera.

Sony Tablet S2

Sony Tablet S2

I modelli della gamma Sony Tablet consentono la fruizione di servizi di intrattenimento cloud-based, tra cui i servizi di musica e video Qriocity, i giochi per PlayStation grazie alla presenza della PlayStation Suite, ed e-Book scaricabili dal Reader Store.

Le funzionalità di accesso remoto per dispositivi audio-video dei Sony Tablet consentiranno agli utenti di controllare i prodotti di home entertainment e accedere ai contenuti in modo nuovo: il modello S1 utilizza infatti la tecnologia a infrarossi funzionando come un telecomando universale per i TV BRAVIA e altri prodotti audio-video.

Questa funzionalità consentirà così di usare il tablet per accendere la TV, cambiare canale e modificare il volume del televisore, mentre il supporto integrato per la tecnologia DLNA consentirà ai tablet di Sony di visualizzare sullo schermo della TV oppure musica sui diffusori wireless contenuti personali presenti nei tablet stessi.

I primissimi prodotti della linea Sony Tablet saranno disponibili a livello internazionale nell'autunno 2011.

lunedì 25 aprile 2011

Google Video, annullata la chiusura del servizio...

Google ha dato ascolto alle centinaia di segnalazioni pervenute da utenti che lamentavano la chiusura di Google Video: oltre ad avere annullato la data di commiato del servizio fissata per il 29 aprile, l’azienda ha ritenuto opportuno integrare una funzione in grado di trasferire i video salvati direttamente su YouTube.

Per poter effettuare questo tipo di operazione è ovviamente necessario possedere un account su YouTube e associarlo a quello di Google Video: unite le due cose, con un semplice click è possibile far rivivere i propri filmati sul ben più noto portale video, senza bisogno di scaricarli sul PC, operazione ancora possibile, e ricaricarli nuovamente.

Fatto strano, Google non ha menzionato una nuova data di chiusura per Google Video: a quanto pare i fan del quasi abbandonato servizio di video-sharing si sono fatti sentire e hanno convinto l’azienda a mantenerlo in vita ancora per un po’, almeno fino a quando una buona parte dei filmati in esso contenuti vengano trasferiti in misura ragionevole su YouTube.

Apple ritarda le cosegne degli iMac, nuovi modelli in arrivo ...

Nuovi iMac dietro l'angolo? Punto interrogativo d'obbligo, visto che siamo di fronte ad una indiscrezione, ma gli indizi che puntano ad un rinnovo della gamma degli all in one per la settimana prossima si stanno accumulando.
Il più concreto e consistente arriva da alcuni utenti americani citati da 9to5Mac che avevano ordinato un iMac. La loro macchina doveva essere in consegna per la settimana in corso, ma una email proveniente da Apple li ha avvertiti di un ritardo "inaspettato" che comporterà la spedizione "il giorno due o prima di questo giorno". Parallelamente una fonte che in passato si è dimostrata accurata ha comunicato allo stesso 9to5Mac che questa settimana sono state sospese le spedizioni di iMac ai rivenditori americani. Queste due mosse, se confermate, non possono essere dettato da altro che da un rinnovo della gamma dei computer desktop di Apple il cui aggiornamento, per altro, era stato indicato già alcune settimane fa per fine aprile ed inizio maggio. MacRumors aggiunge un altro dettaglio: i rivenditori USA sono stati informati che il materiale promozionale Apple cambierà la prossima settimana.
A conferma, infine, che qualche cosa sta accadendo nei magazzini Apple, le spedizioni degli iMac 27 pollici da 3,2 GHz con processore Core i3 sullo store italiano sono stati portati da 24 ore a 3-5 giorni.
Per quanto riguarda le novità che gli iMac porteranno con sè è facile prevedere l'utilizzo di nuovi processori della serie Sandy Bridge e l'introduzione di porte Thunderbolt.

Apple: mistero su nuovo modello iPhone. Interesse alle stelle...

E' ancora mistero sulla data di uscita del nuovo iPhone. Secondo alcuni arriverà sul mercato in tarda estate, altri parlano di metà ottobre. Negli Stati Uniti l'attesa alimenta l'interesse e gli esperti si lanciano in previsioni sulle caratteristiche dell'ultima creazione di Apple, forse un aggiornamento dello smart phone, forse l'atteso iPhone 5.

Tra i meglio informati sembra esserci il sito ThisIsMyNext.com, che cerca di smontare la tesi secondo cui l'iPhone 5 sarebbe poco più di una replica del suo predecessore e fornisce il mockup (ipotetica riproduzione) di un modello estremamente innovativo, arricchito nelle funzioni e rivoluzionato nel design.

Secondo il sito americano i test e i progetti realizzati da Apple disegnano l'identikit di un iPhone molto più sottile, disponibile anche nella forma "a goccia" e con un display da 3,7 pollici. Assomiglierebbe più a un iPod Touch che all'iPhone 4, con un design che riprende quello del MacBook Air, più spesso in alto e più sottile alla base.

Una delle innovazioni di maggior rilievo sarebbe il pulsante Home, con il tasto fisico sostituito da una superficie multitouch, che oltre a far tornare l'iPhone alla pagina iniziale è in grado di eseguire ulteriori operazioni. Inoltre, grazie alla ricarica del dispositivo che è ad induzione, sarà sufficiente appoggiarlo su una fonte energetica per ricaricarlo.

giovedì 21 aprile 2011

+95% gli utili di Apple

Apple riesce a far notizia anche quando la notizia, apparentemente, non porta con sé nulla di nuovo.
Perché ai trimestri positivi, chiusi con utili e fatturato al di sopra delle attese di Wall Street in fondo siamo un po’ abituati, da qualche tempo a questa parte.
Ma se la società di Cupertino riesce a chiudere il suo secondo trimestre fiscale, quello che va da gennaio a marzo e dunque tradizionalmente non uno dei più forti dell’anno, con un fatturato in crescita dell’83% a 24,67 miliardi di dollari e utili per 6,40 dollari ad azione, in crescita del 95% anno su anno, la notizia, alla fine c’è.
Interessante, dunque, cercare una chiave di lettura per questi risultati.

Per quanto riguarda gli iPhone, la società dichiara vendite per 18,65 milioni di unità, in crescita del 113% rispetto al pari periodo dell’anno precedente. Al risultato ha contribuito anche la forza commerciale di Verizon, che per la prima volta ha introdotto il device a listino lo scorso mese di febbraio.
Positivo l’impatto per il carrier, positive, evidentemente, anche per Apple.

Riflettori puntati anche su iPad, anche se la seconda generazione di tablet ha impattato per sole due settimane sui risultati del trimestre. Complessivamente Apple ne ha venduti 4,69 milioni di unità nei primi tre mesi dell’anno e non ha rilasciato cifre di dettaglio sulle vendite di iPad di prima e seconda generazione.

Per trovare un segno negativo, bisogna guardare al più che maturo comparto iPod. In questo caso si parla di vendite per 9,02 milioni di dispositivi, oltre la metà dei quali nella versione Touch, in calo del 17% anno su anno. Tuttavia, il Cfo della società Peter Oppenheimer ha tenuto a evidenziare come iPod ancora detenga una share superiore al 70% sul mercato dei riproduttori digitali, rappresentando il best selling product del comparto in molti Paesi.

Come già sottolineato in occasione della presentazione di precedenti report trimestrali, il successo di iPhone e iPad sta stimolando la crescita della domanda anche sulla restante offerta Apple e in particolare sull’offerta Mac.
Nel periodo in esame, la società dichiara di aver consegnato 3,76 milioni di macchine, in crescita del 28% anno su anno. Un incremento che può aver risentito positivamente del refresh della linea MacBook Pro, con la piattaforma Intel Thunderbolt.

Tocca, infine, alla musica.
iTunes passa da 1,1 a 1,4 miliardi di dollari di fatturato. Apple, però, non fornisce lo spaccato del giro d’affari legato alle singole merceologie, dalla musica, ai film, ai video.

Nokia e Microsoft, ecco l'accordo fusione globale tra piattaforme

L'annuncio dell'accordo era arrivato lo scorso 11 febbraio. Oggi - quasi a sorpresa - arriva la ratifica. Nokia e Microsoft sono partner, con l'obiettivo di realizzare un nuovo ecosistema per smartphone.  Per affrontare uniti il mercato dei supertelefonini, combattendo con i concorrenti, Apple e Google su tutti, fino all'ultima applicazione. Dalla sua, Nokia ha la riconosciuta eccellenza dell'hardware, mentre Microsoft porta in dote Windows Phone 7, l'ultima versione del sistema operativo mobile. Che a parte qualche mancanza dovuta alla fresca realizzazione, si pone come un concorrente temibile per l'iOs di Apple e Android di Google. Per non parlare dello stesso Symbian di Nokia. L'alleanza, secondo le parole dei finlandesi, rappresenta "un progresso fondamentale in termini di sviluppo di nuovi prodotti".
 
Ecosistema. Si scrive ecosistema, si legge smartphone Nokia basati su Windows Phone 7, con uno "store" di applicazioni e contenuti completamente riprogettato, e che incorporerà anche software per Symbian e altri dispositivi Nokia. E poi, presumibilmente, anche un futuro ingresso nel mondo dei tablet, con le future versioni di Windows.

Nokia ha già avviato la traslazione su Windows Phone dei suoi servizi principali collegati a Ovi. tra cui le mappe, la navigazione
e i sistemi di localizzazione. Secondo gli accordi, l'azienda finlandese fornirà tecnologia nell'ambito dell'imaging, un elemento che svilupperà le funzionalità di Windows Phone. Microsoft contribuirà con una serie di servizi basati sul suo motore di ricerca Bing. Insomma unna fusione che, tra hardware di livello e software all'altezza, potrebbe rappresentare la "next big thing" nel settore delle piattafome mobili. C'è poi uno scenario tutto legato alla pubblicità e alle possibilità che il nuovo ecosistema fornirà agli investitori. Anche qui bisognerà vedere cosa succede, ma non è difficile ipotizzare pubblicità "in-app" e associabile ai contenuti.

Stephen Elop, Presidente e CEO di Nokia Corporation, ha così commentato l'accordo: "Abbiamo stabilito una collaborazione di mutuo vantaggio e di altissimo livello”. Gli fa eco Steve Ballmer, CEO di Microsoft: “Insieme, Nokia e Microsoft saranno in grado di produrre innovazioni più rapidamente e quindi di creare maggiori opportunità per i consumatori e i nostri partner che potranno condividere il successo del nostro ecosistema”.

Nuovo store. Windows Marketplace incontra Ovi Store, in una ricombinazione genetica che offrirà all'utente Nokia/Windows un negozio digitale completo, quindi con applicazioni e contenuti come tutti gli store che già esistono. In più, questo nuovo spazio avrà un settore dedicato a Symbian e Nokia Series 40, senza differenziazioni di ingresso. Una mossa che semplifica di molto i riferimenti degli attuali utenti Nokia e soprattutto di quelli futuri. E dove l'azienda è già molto forte, anche in Italia, dove si scaricano un milione di applicazioni a settimana per gli smartphone dell'azienda finalndese.

I risparmi per Nokia, che non dovrà più sviluppare sistemi operativi, sono evidenti. Così come il guadagno di Microsoft, nel legarsi ad un marchio storico e noto per la qualità dei prodotti. Una situazione possibilmente "win-win", dove potrebbe non perdere nessuno dei due sottoscrittori. Ma naturalmente occorrerà fare i conti con Android, Os in crescita costante e ormai praticamente onnipresente, e la potenza di fuoco di Apple e del suo ecosistema, già affermato. E che punta già ad espandersi fuori dai confini degli smartphone.

Barack Obama nel "regno" di Facebook

Barack Obama lancia ufficialmente la campagna elettorale per la sua rielezione nel 2012. E lo fa con un'inedito botta e risposta in diretta su Facebook in cui ha nuovamente respinto la richiesta di ulteriori tagli al budget, come chiesto dai Repubblicani. Nel suo primo intervento in diretta su Facebook il presidente americano ha esordito con una battuta: "Salve, mi chiamo Barack Obama e sono quello che ha costretto Mark (Zuckeberg, il fondatore di Facebook) ad indossare una giacca e una cravatta", ha scherzato ricordando la recente cena con le più brillanti menti Usa alla Casa Bianca cui ha partecipato anche il fondatore del social network. Poi, ha continuato dedicandosi all'economia statunitense: "Se facessimo tutti i tagli alle spese, usando un machete invece di un bisturi, taglieremo fonti di possibili nuovi posti di lavoro e potremmo scivolare in una nuova recessione", ha spiegato. E, sorridendo a Mark Zuckerberg, il fondatore del social network, afferma: ''Sia io che te dobbiamo prepararci a pagare piu' tasse. Lo so che - dice guardando uno dei piu' giovani miliardari al mondo - per te non e' un problema''. 
La scelta di Obama è chiara: decidendo di portare su Facebook il principale degli incontri dedicati in questi giorni alla sua politica economica, il presidente punta a conquistare l'elettorato piu' giovane, quello che alle presidenziali del 2008 non aveva ancora l'età per votare.

mercoledì 20 aprile 2011

Obama nella sede di Facebook per convincere l'America

IMG
Il presidente statunitense Barack Obama ha lasciato Washington per la costa ovest in cerca di appoggi al suo piano di riduzione del deficit e per raccogliere fondi per la sua campagna elettorale di secondo mandato.

Tra gli appuntamenti spicca quello che si terrà nella sede di Facebook, dove il presidente parlerà a partire dalle 20.45 ora italiana.

Durante questo e gli altri incontri, il primo presidente nero degli Stati Uniti spiegherà come funziona il suo programma per la riduzione del deficit di 4 trilioni di dollari in 12 anni, che include tagli alle spese e aumenti delle tasse dei più ricchi. «I sacrifici devono farli anche i miliardari», ha detto ieri.

La campagna elettorale di Obama, lanciata nelle scorse settimane, potrebbe stabilire un nuovo record per quanto riguarda la raccolta di fondi, poiché Obama mira ai grandi donatori così come ai giovani, molti dei quali sono stati tra i piccoli sostenitori che hanno rafforzato la sua campagna del 2008.

Per fare in modo che tale campagna sia un successo, Obama cercherà di connettersi con i giovani tramite siti di social networking come Facebook. Durante la conferenza alla sede dell'azienda di Mark Zuckerberg, Obama risponderà a delle domande sottoposte tramite Facebook e ad altre poste da un piccolo pubblico presente in sala.

Il tutto sarà trasmesso in streaming dalla pagina ufficiale della Casa Bianca, sempre sul sito della ditta di Palo Alto.

Samsung risponde ad Apple e annuncia una contro-denuncia


Avete presente la notizia di ieri secondo la quale Apple ha denunciato Samsung per furto di proprietà intellettuale e violazione di brevetti?
Bene, oggi Samsung ha fatto sapere che non intende certo starsene con le mani in mano mentre a Cupertino cercano di spillargli un sacco di soldi.
L’azienda ha infatti dichiarato di voler rispondere con la stessa arma: “Apple è uno dei nostri acquirenti chiave se parliamo di semiconduttori e schermi, ma non abbiamo altra scelta che rispondere con forza, questa volta”. Stando all’agenzia francese France-Press, infatti, Samsung ritiene che a violare brevetti sia stata proprio Apple.
Ci eravamo chiesti come la denuncia di Apple avrebbe influito nei rapporti di partnership tra le due aziende. Questa vi basta come risposta?

martedì 19 aprile 2011

Apple: e' scontro con Samsung, accuse su design Galaxy Tab

Apple accusa, ma Samsung non ci sta e promette battaglia. E' l'ultimo scontro legale - in ordine di tempo - lanciato dalla casa di Cupertino contro un concorrente, sospettato di avere copiato "diversi elementi" di design dai propri prodotti piu' famosi per il suo Galaxy Tab, la 'tavoletta' lanciata nei mesi scorsi dalla casa coreana. Fra gli elementi sotto accusa - si legge nel documento presentato a una corte californiana - la forma rettangolare con angoli arrotondati, il bordo nero e il sistema con cui sono disposte le icone. Le similitudini, ha detto un portavoce della societa' di Steve Jobs, "non sono una coincidenza, dobbiamo proteggerci dal furto delle nostre idee". La 'minaccia' del Galaxy Tab e' piu' forte dal momento che il dispositivo combina le capacita' telefoniche dell'iPhone con le potenzialita' di tablet dell'iPad: il tutto in una veste piu' compatta rispetto al prodotto Apple, con uno schermo da 8,9 pollici, contro i 10 dell'iPad. La denuncia di Apple arriva tuttavia alla vigilia del lancio della versione 'ingrandita' del Galaxy Tab, che portera' a un nuovo livello la sfida all'iPad. La risposta dei coreani tuttavia non si e' fatta attendere. In una nota ufficiale Samsung - che e' anche un fornitore di processori alla stessa Apple - ha annunciato una "risposta attiva all'azione legale contro di noi attraverso le necessarie misure legali per proteggere la nostra proprieta' intellettuale".

Facebook, i gemelli continueranno a remare contro... I Winklevoss non sembrano avere intenzione di arrendersi sull'effettiva paternità del colosso social. Ai giudici californiani è stato chiesto di lasciare a loro la facoltà di decidere se continuare con la causa contro Zuckerberg

Le loro speranze di rivalsa legale erano state spezzate dopo una battaglia durata anni, addirittura al centro di un film premio Oscar. Ma gli ormai arcinoti gemelli Tyler e Cameron Winklevoss non sembrano avere alcuna intenzione di arrendersi, non sull'effettiva paternità di un sito da 50 miliardi di dollari.

I legali dei due fratelli hanno infatti presentato un documento per contestare la precedente visione di un panel di tre giudici presso una corte d'appello californiana. Proprio questi ultimi avevano sottolineato come i Winklevoss avessero già guadagnato a sufficienza con le azioni del gigantesco social network Facebook.

Stando alle richieste di Jerome B. Falk Jr. - che guida l'attacco legale sferrato dai gemelli nei confronti del CEO di Facebook Mark Zuckerberg - i giudici californiani dovrebbero annullare la suddetta decisione, lasciando che siano gli stessi Winklevoss a decidere se continuare con la causa al di là dell'accordo multimilionario stipulato con Facebook.
Zuckerberg era stato infatti accusato di frode, di aver mentito circa l'effettivo valore dell'azienda da lui guidata. I vertici di Facebook avrebbero così omesso di rivelare ai legali dei due gemelli l'esatto valore complessivo dell'intero pacchetto azionario dell'azienda in blu. I giudici californiani non potrebbero annullare il ricorso in appello alla luce di un comportamento illecito da parte dei responsabili del social network.

L'iPhone 5 atteso per settembre...

L'iPhone 5 sarà lanciato il prossimo settembre, con un design simile a quello dell'iPhone 4 e solo pochi cambiamenti rispetto al suo predecessore. Tra questi cambiamenti, si annoverano una fotocamera da 8 megapixel e un processore baseband Qualcomm sia per la versione GSM sia per la versione CDMA.
Questo è quanto affermato da Ming-Chi Kuo, analista di Concord Securities, in un report uscito lunedì 18 aprile. Ming-Chi Kuo ha fornito diversi dettagli sul nuovo iPhone, provenienti, a suo dire, da fonti affidabili.

Kuo sostiene che l'iPhone 5 includerà il processore A5, già presente nell'iPad 2 e particolarmente veloce. Afferma, inoltre, che l'integrazione del processore baseband Qualcomm si accompagnerà ad un miglioramento del design dell'antenna.

Secondo l' analista di Concord Securities, la produzione in prova dell'iPhone 5 inizierà ad agosto, mentre la produzione diffusa inizierà a settembre. Questo consentirebbe alla casa di Cupertino di aumentare i volumi di produzione e di arrivare entro l'anno a numeri compresi tra i 28 e i 32 milioni di esemplari.

Le affermazioni di Kuo sembrano confermare le voci, che già circolavano, secondo le quali il nuovo smartphone Apple sarebbe stato disponibile più tardi del solito.



Kuo ritiene che un cambiamento più netto nell'hardware e un nuovo design possano essere attesi per l'iPhone di sesta generazione, che dovrebbe uscire nel 2012. Altre fonti hanno già previsto l'iPhone 6 per la prima metà dell giugno 2012.

Se le informazioni di Kuo sono corrette e la produzione dell'iPhone 5 inizierà davvero a settembre, è altamente improbabileche, come lui stesso ha affermato, la sua uscita venga annunciata a giugno, con tanto anticipo.

Linux ha sconfitto Microsoft, e ora tocca a Apple

Linux ha battuto Microsoft, l'open ha battuto il closed. A 20 anni dallo sviluppo del kernel Linux, il direttore esecutivo della Linux Foundation, Jim Zemlin, tira le somme e il quadro che si presenta sembra piacergli un sacco.
A eccezione del settore dei computer desktop, Linux ha preso il sopravvento sui prodotti della casa di Redmond in quasi tutti i mercati, dal mobile ai server. "Penso che non dobbiamo più preoccuparci molto di Microsoft. Erano i nostri grandi rivali, ma ora è un po' come prendere a calci un cucciolo", ha dichiarato Zemlin a NetworkWorld.
"Penso che per il ventesimo anniversario valga la pena di riflettere sul nostro percorso, da dove veniamo. Le nostre origini sono umili, come progetto di uno studente di Helsinki, ma arrivando ai giorni nostri vediamo che Linux gestisce il 70 percento degli scambi azionari mondiali, ed è qualcosa che alimenta la maggior parte del traffico Internet, che si tratti di Facebook, Google o Amazon".
Oggi Linux è ovunque. Dalle TV alle videocamere, dal Kindle ad Android, fino ad arrivare al 90 percento dei supercomputer della classifica Top 500. "Linux domina in quasi tutte le categorie nel settore del computing, a eccezione dei desktop", ma fortunatamente oggi questa sconfitta sembrerebbe avere un peso relativo.
Secondo Zemlin "la buona notizia è che il mercato PC desktop tradizionale è diventato meno importante e le aree in cui Linux è molto forte stanno diventando più rilevanti". Lo scarso successo nel settore desktop sarebbe dovuto "alla monopolista che ha tenuto tutti gli altri fuori dal mercato". Miguel de Icaza di GNOME ritiene invece che sviluppatori open source non abbiano agito insieme nel "comprendere le esigenze degli utenti desktop".
A ogni modo per il direttore della Linux Foundation, Microsoft è padrona di un mercato in decadenza, e non bisogna preoccuparsene. Smartphone e tablet sono il futuro e Linux, grazie ad Android, sarà protagonista di questa rivoluzione.
"Oggi le persone usano di più gli smartphone, in molti modi rispetto a quelli in cui possono usare i loro PC tradizionali. In questo caso Linux ha una quota di mercato dominante grazie ad Android o altre versioni di Linux disponibili nel settore mobile".
L'uomo da battere
Per una Microsoft che va, c'è una Apple che viene, soprattutto nel settore dei tablet. "È il nostro peggior nemico e il nostro miglior amico se siete appassionati di open source. Apple in diversi modi ha fatto tante cose buone per l'open e per Linux. Ha cambiato la definizione di cos'è il client computing. Questo è stato un bene per Linux. Apple ha inoltre molti componenti open source all'interno dei suoi prodotti e tende a lavorare molto bene, in alcuni casi, con la comunità open. Tuttavia non ho intenzione di dire che non hanno un sistema molto chiuso".
Le parole di Zemlin si sposano o si attaccano, non ci sono mezze misure. Secondo voi Linux ha davvero reso Microsoft un'azienda inerme, confinata nel suo mercato difeso grazie al monopolio? E come deve rapportarsi il mondo open con Apple, la nuova grande avversaria con il piede in due scarpe?

lunedì 18 aprile 2011

Tutto pronto per Chrome OS?

Tutto pronto per Chrome OS?
Grosse novità in casa Google, nel mondo dei notebook e soprattutto dei sistemi operativi.
Stanno circolando con insistenza alcune voci sulla probabile uscita del nuovo sistema operativo di Google che potrebbe essere già pronto e disponibile per il pubblico da quest'anno. L'indizio che è circolato è l'apertura dello Stable Channel di Chromium dedicato agli sviluppatori.
Si tratta del sistema usato da Google per diffondere versioni stabili di Chrome, in questo caso dovrebbe essere il prossimo sistema operativo Google Chrome OS. La release potrebbe essere presentata al pubblico al prossimo Google I/O 2011 previsto per il 10 maggio.
La conferenza potrebbe essere l'occasione adatta per sfoderare un portatile Cr-48 di Google su cui girerebbe Chrome OS che è del tipo linux-based.
Acer e Samsung sarebbero già interessante e pronte a offrire le proprie macchine per la soluzione 'cloud' di Google che porta il suo sistema operativo ad essere leggero e sempre connesso online. Per ora però non ci sono hardware compatibili con questo sistema e lo stesso Google è scettico sul futuro del suo OS.
Inoltre preoccupano anche alcuni aspetti legati alla privacy che riguardano già Google Chrome accusato da più parti e dichiarato da Google come porta per monitorare il comportamento degli utenti in Rete per avere accesso ai servizi di Google e migliorarli.
E se Chrome OS fosse un sistema operativo tutto nella nuvola ma ad un altissimo rischio della privacy?

Larry Page nuovo Ceo, il ritorno alle origini di Google

Da due settimane il cofondatore del motore di ricerca è al timone di comando dell'azienda. La sfida è resistere alla concorrenza di Facebook e Microsoft e fare i conti con le autorità Antitrust. Intanto, si comincia con la regola delle 60 parole

Larry Page nuovo Ceo, il ritorno alle origini di Google
Dei due è quello più introverso e meno propenso ad apparire in pubblico, ma da sempre Larry Page, co-fondatore insieme a Sergey Brin di Google, ha mostrato di saperci fare di più con il business e l’organizzazione aziendale. 38 anni, di cui gli ultimi 10 trascorsi all’ombra di Eric Schmidt, da lunedì 4 Aprile Larry Page non è più “President of Products” del motore di ricerca (posizione che ricopriva dal 2001) ma Chief Executive Officer, ovvero il capo dei capi. Un ritorno alle origini per il motore di ricerca più famoso del mondo che, dopo l’irresistibile ascesa dell’ultimo decennio, deve ora fare i conti con nuove sfide e concorrenti sempre più agguerriti.

Le prime mosse - Per quanto all’indomani dell’avvicendamento Schmidt-Page l’ufficio stampa di Google si sia affannato a rassicurare investitori e giornalisti - non ci sarà nessun scossone, è tutto all’insegna della continuità -, appena insediatosi al comando il nuovo numero uno non ha perso molto tempo per darsi da fare. Secondo informazioni riservate di cui è entrato per primo in possesso il Los Angeles Times, il nuovo boss di Google ha subito messo a punto una vasta riorganizzazione dei posti chiave all’interno dell’azienda. Page ha iniziato a snellire una macchina organizzativa che negli anni era andata ingolfandosi: ora ci sono soltanto sei divisioni strategiche (ricerche online, settore mobile, Chrome, YouTube, annunci pubblicitari, funzionalità social) ed ognuna ha un vice-presidente che riporta direttamente al CEO ed ha ampi poteri decisionali. Una catena di comando più corta, quindi, ma anche maggiore attenzione alle idee che nascono dal basso. Page ha infatti deciso di reintrodurre le riunioni settimanali aperte a tutti (che erano state abolite da Eric Schmidt): in fondo, molti dei successi di Google (è il caso di Gmail, il servizio di posta elettronica) sono nati in maniera del tutto spontanea, grazie alla passione di dipendenti che ci lavoravano nel tempo libero. Altra nota di colore: chiunque abbia un’idea innovativa può ora contattare il CEO, ma dovrà convincerlo della bontà del proprio progetto con non più di 60 parole.

Le 5 sfide per il futuro –
Basterà un approccio più aperto e dinamico a garantire la tenuta di Google anche nel secondo decennio del millennio? Il web del 2011 è molto diverso da quello del 1998. Ora il motore di ricerca si vede costretta ad inseguire la concorrenza su tanti, troppi fronti. Secondo gli analisti di mercato, ci sono almeno cinque le sfide con cui BigG dovrà fare i conti nell’immediato futuro. E il risultato non è per niente scontato.

1) Facebook (e i social-network). Il social network di Mark Zuckerberg sta fagocitando gran parte del traffico internet, spesso chiudendo dentro il proprio recinto (e senza così renderli accessibili a Google) gran parte dei contenuti che gli utenti condividono. Si aggiunga a ciò, l’insidioso network pubblicitario a cui Facebook sta dando vita (mettendo sul piatto degli inserzionisti milioni di profili molto più personalizzati) ed è facile capire perché Larry Page dovrà spingere sul pedale del social. Un compito per nulla facile, considerato l’alto numero di flop (da Jaiku a Buzz) che Google ha collezionato su questo fronte.

2) Microsoft (e il motore di ricerca). Grazie agli ottimi profitti dell’area software, Microsoft può permettersi di investire molto nel settore web. E i risultati si stanno vedendo: secondo le ultime rilevazioni, Bing ora detiene il 30% del mercato statunitense. La crescita del motore di ricerca di Microsoft è impressionante, tanto che già chi delinea scenari futuribili in cui Bing arriverà superare Google nel 2012.

3) Nokia, Apple (e il settore mobile). Non c’è dubbio che Android, il sistema operativo per smartphone di Google, stia andando decisamente bene. Ma la nuova partnership siglata dal colosso finlandese Nokia con Microsoft potrebbe presto porre un freno a questa ascesa. Anche perché a differenza di Apple (che è meglio posizionata nella fascia alta di mercato), Android punta proprio al mercato consumer medio-basso di cui Nokia è da sempre leader incontrastato.

4) Governi occidentali (e le pressioni legali). Ormai si è perso il conto del numero di iniziative legali intentate contro Google da parte dei paesi occidentali e non (qui è disponibile una mappa interattiva).  Larry Page dovrà fare i conti anche con le Autorità Antitrust statunitensi sempre più diffidenti e pronte ad intervenire, così come sta accadendo in Europa.

5) Autorità Cinesi (e la libertà di espressione). I nervi a fior di pelle con il governo cinese restano senza dubbio al centro dell’agenda politica di Google. Non è detto che Page decida di scendere a compromessi con Pechino (così come invece sta facendo Facebook). Difendere le proprie idee di libertà di espressione potrebbe però costare a Google un ruolo del tutto marginale nel più grande mercato Internet del prossimo decennio.

Ceglie attacca, Zuckerberg ancora in tribunale


Non c’è pace per Mark Zuckerberg, che dopo aver vinto la causa intentata contro di lui dai gemelli Vinklevoss, dovrà tornare in tribunale per difendersi dalle nuove accuse di Paul Ceglie, lo stesso uomo che la scorsa estate aveva rivendicato l’84% delle azioni di Facebook.
Ceglie sostiene di essere l’inventore e perciò il legittimo proprietario del social network. A suo favore avrebbe delle e-mail scambiate proprio con Zuckerberg tra il 2003 e il 2004, in cui i due avrebbero collaborato alla realizzazione del sito che poi sarebbe diventato Facebook.
Tra i due ci sarebbero stati anche degli accordi economici secondo cui a Ceglie sarebbe dovuta andare una quota ingente di azioni della società. I legali di Zuckerberg hanno sempre bollato le accuse come inconsistenti, ma le peripezie giudiziarie su Facebook e la sua nascita sembrano senza fine. E forse il giovane miliardario rischia davvero qualcosa.

Windows 8 – Nuova interfaccia

Continuano i rumors su Windows 8, il prossimo sistema operativo di Microsoft.
Questa volta le indiscrezioni fanno riferimento alla nuova interfaccia utente che si modificherà a seconda dei formati e dei tipi di dispositivi su cui verrà installato. Lo scopo è quello di migliorare l’esperienza utente per ogni macchina.Dunque la nuova interfaccia sarà diversa a seconda che Windows 8 sia installato su un computer classico, su un netbook, su un tablet o su uno smartphone.
Sempre secondo i rumors, Microsoft potrebbe rilasciare la prima beta di Windows 8 destinata agli sviluppatori in occasione del PDC, che si terrà a settembre/ottobre prossimo, mentre la versione finale di Windows 8 dovrebbe essere ultimata nel 2012, anche se bisognerà aspettare il 2013 per vedere sul mercato il nuovo sistema operativo.

L'iPad 3 si farà attendere

Le prime indiscrezioni circolate riguardo all'iPad 3 parlavano di un possibile lancio commerciale entro la fine dell'anno corrente, giusto in tempo per gli acquisti di Natale, ora però nuovi rumors parlano di una Apple intenzionata a passare al nuovo modello non prima del 2012.
Sembra infatti che in quel di Cupertino non sia stata ancora pronunciata la parola definitiva su alcune questioni importanti per il tablet, come per esempio la tipologia di schermo da installare; ma le decisioni da prendere non riguarderebbero soltanto le caratteristiche tecniche del dispositivo.
Relativamente al display, l'idea sarebbe quella di dotare l'ultimo modello di un AMOLED che possa aumentare la risoluzione fino ai livelli necessari per i Retina Display e la riproduzione di video in formato Full HD a 1080p, ma per far questo le dimensioni del tablet dovrebbero essere sensibilmente modificate.
Un secondo problema riguarda le forniture, l'unica azienda in grado di mettere a disposizione AMOLED in quantità industriale è infatti la Samsung, ma questa già produce il suo Galaxy Tab e difficilmente sarebbe disposta a favorire un concorrente se non a caro prezzo.

Disegni del progetto Apple dell’iPhone5

Il sito Taiwanese Apple.pro ha rilasciato delle immagini che mostrano i disegni tecnici del prossimo iPhone 5. Le immagini sono visibili in quest’articolo, e questi disegni sarebbero stati utilizzati dalla stessa Foxconn per la realizzazione del prossimo melafonino. Questo è quanto afferma il portale di Taiwan.
La credibilità di questi disegni è accentuata dal fatto che appaiono simili ai componenti mostrati nel video apparso su YouTube (ed ora rimosso) nei giorni scorsi. Le modifiche che saltano subito all’occhio riguardano soprattutto la zona delle antenne, con la scomparsa delle tacchette che dividevano le varie antenne.
L’ipotesi che raccoglie più consensi, però, è che non si tratti dell’iPhone 5, bensì dell’iPhone CDMA della Verizon. Anche se poi nel video si era vista la presenza di uno slot per la SIM Card,e l’iPhone Verizon non dovrebbe avere SIM.
disegno cover posteriore iPhone 5
disegno cover posteriore iPhone 5
disegno antenne esterne iPhone 5
disegno antenne esterne iPhone 5
disegno assemblaggio iPhone 5
disegno assemblaggio iPhone 5

Clicca sulle foto per ingrandirle

Nel 2012 la prima biografia autorizzata di Steve Jobs

Una nuova biografia racconterà tutti i segreti del manager simbolo della Silicon Valley, e per la prima volta il pubblico potrà conoscere pensieri, retroscena del passato e vita privata di Steve Jobs. Questo è l’annuncio effettuato dalla casa editrice “Simon & Schuster”, che prevede di mettere in vendita il volume per l’inizio del 2012. Si tratta della prima biografia autorizzata dal fondatore della Apple, si intitolerà “iSteve: The Books of Jobs”, e con ogni probabilità diventerà un best seller letto in tutto il mondo.

Se ne sta occupando Walter Isaacson, presidente dell’ ”Aspen Institute”, un’organizzazione non-profit con sede a Washington, ex dirigente di Time e Cnn, nonché già autore di tre biografie illustri dedicate ad Albert Einstein, Benjamin Franklin ed Henry Kissinger. Isaacson, 58 anni, ha iniziato a lavorare al progetto nel 2009, intervistando i colleghi che l’hanno conosciuto da vicino, i suoi competitor e, fatto inedito, perfino i suoi famigliari. L’ultima tappa è stato il lungo colloquio con lo stesso Jobs, le cui condizioni di salute critiche continuano ad attirare l’attenzione dei media e anche dei mercati finanziari, dove il titolo della Apple è molto sensibile a tutte le voci che circolano a tale proposito.

«Questo libro è frutto della sinergia che si è creata tra l’autore e il suo soggetto - recita un comunicato della casa editrice - sarà certamente il volume di riferimento per tutti coloro che vorranno saperne di più su uno dei più importanti innovatori del pianeta». Jobs è sempre stato estremamente geloso della sua vita privata, e in passato si è scagliato duramente contro alcune biografie non autorizzate sul suo conto, arrivando nel 2005 addirittura a bandire dai suoi negozi l’editore “John Wiley & Sons”, colpevole delle pubblicazione del libro “iCon: Steve Jobs, The Greatest Second Act in the History Of Business”, che a suo giudizio conteneva informazioni false e che gettavano discredito sulla sua figura.

La “Simon & Schuster” non ha voluto rilasciare altri dettagli, seguendo così lo stile della Apple, che fino alla presentazione di qualsiasi suo prodotto non fa trapelare alcun particolare, accrescendo ancor di più l’attesa e la suspense per l’evento. Jobs è apparso per l’ultima volta in pubblico il 2 marzo scorso in occasione della presentazione dell’iPad 2, e in vista di una sua possbile lunga assenza dal lavoro per un ciclo di cure, in questi giorni si sta riparlando di un possibile ritorno ai vertici dell’azienda di Cupertino di Steve Wozniak, che fondò la compagnia insieme a Jobs nel 1976.

domenica 17 aprile 2011

Obama–Zuckerberg, incontro in diretta su Facebook

Con la nuova campagna elettorale dal titolo «It Begins With Us» («Comincia da noi») il Presidente Barack Obama sembra proprio che abbia “eletto” come alleato principale Facebook.

obama_zuckerberg 

Innanzitutto diciamo che ha scelto un messaggio via sms e un video trasmesso via e-mail, Facebook e altri social network per annunciare la sua ricandidatura alle presidenziali americane 2012. Ma ora l’avventura continua.
Il prossimo 20 aprile Obama restituirà la visita della cena a Washington e andrà a trovare Mark Zuckerberg in California, a Palo Alto, per un incontro che verrà trasmesso in streaming sul social network. L’evento si terrà all’una e quarantacinque dell’orario del pacifico (circa le 22.45 ore italiane).
La notizia è stata diffusa  in contemporanea dalla pagina di Facebook e dalla pagina della Casa Bianca del social network, ed è quest’ultima quella dove potersi iscrivere per partecipare alla diretta. In questo modo, gli americani potranno collegarsi e discutere insieme al Presidente circa le tematiche riguardanti l’economia.
Come fare? Cliccando “mi piace” alla pagina dell’evento vale come risposta affermativa all’invito (RSVP) di partecipazione, prenotando un posto in prima fila. Al momento sono quasi ottomila. Andando invece nella sezione sul sito della Casa Bianca è possibile per i cittadini americani fare una domanda al presidente.