sabato 11 giugno 2011

Mark Zuckerberg vuole ascoltare musica in compagnia


Presto su Facebook si potranno condividere anche musica e video in streaming. A darne l’annuncio è lo stesso Mark Zuckerberg, ospite d’onore alla kermesse dell’eG8 che si è tenuta negli scorsi giorni a Parigi.

“La gente ascolta la musica in compagnia – ha commentato il Ceo di Facebook -. Canzoni, programmi TV, news, libri sono da sempre le cose che si hanno in comune con i propri amici. Spero che Facebook possa giocare un ruolo determinante nel supportare la nascita di nuovi business votati alla condivisione e nell’aiutare chi già produce questi contenuti a diventare più social”.

Tra i partner papabili, Netflix e Spotify. Per chi non lo sapesse, la prima è una società dell’e-commerce statunitense che basa la sua fortuna sul noleggio di contenuti in Dvd e sulla spedizione degli stessi agli abbonati. Da qualche tempo a questa parte, è possibile, previa sottoscrizione di abbonamento, visionare i film in streaming. La seconda, invece, è una società nata in Svezia nel 2006 e operante in alcuni paesi del Nord Europa, che offre un servizio di ascolto di musica in streaming. È possibile usufruire di una versione free del brano, con intermezzi pubblicitari, o di una versione a pagamento e senza interruzioni. 

Facebook, quindi, non farà altro che ospitare, e dare la possibilità di condividere, questi contenuti multimediali che continueranno ad avere il marchio di provenienza. Molte voci suggeriscono che Zuckerberg &Co stiano lavorando sulla possibilità di creare widget o plug-in direttamente collegati ai siti partner, una pratica per altro già in atto con Spotify.

Secondo alcune fonti, fra cui il NYT, l’ex studente di Harvard sarebbe in trattative con la compagnia svedese per creare un’applicazione che elenchi la musica più ascoltata dagli amici e consenta di aver accesso a quella stessa musica dal proprio profilo Facebook, o dalla pagina dell’azienda senza abbandonare Facebook. Il tutto farà crescere il tempo di permanenza sul social network e concorrerà a farne un immenso calderone, dove l’internauta potrà trovare ogni tipo di contenuto di cui avrà bisogno, o semplicemente voglia. 

Zuckerberg , come sempre criptico, si è limitati ad affermare: “siamo sempre alla ricerca di nuovi modi per consentire alle persone di trovare contenuti di spessore su Facebook, ma al momento non abbiamo niente da dichiarare”.
Insomma: Facebook sta connotandosi come una nuova modalità di interfaccia alla pluralità di contenuti che ormai transitano in digitale. Un business latente per la distribuzione? 

Mica tanto, dal momento che Facebook è già uno dei canali distributivi di Warner Bros, che da qualche mese ha attivato un servizio di noleggio sulla pagina fan che permette all’interessato di acquistare il contenuto con denaro virtuale (30 crediti Facebook) e reale (3 dollari) e guardarlo mentre continua a navigare per scovare gli ultimi post dei suoi amici. 

Chissà cosa ne penseranno in casa Apple, considerato che meno di un anno fa, Jobs ha lanciato sul mercato Ping, un social network musicale che ha la funzione di segnalare la musica più ascoltata dai propri amici e di seguire i propri artisti preferiti essendo sempre informati sulle ultime date dei tour e sulle uscite più recenti. In realtà, a parte il boom iniziale di un milione di iscritti, Ping non ha avuto un proseguio significativo (tanto da guadagnarsi il soprannome di “Apple Failure”).

La contromossa di Facebook è interessante: riuscirà dove il colosso di Cupertino ha fallito?

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