Con questo statement, l’ufficio stampa di Facebook ha voluto gentilmente rispondere all’articolo di ieri in cui – utilizzando i dati del sito Inside Facebook – si ipotizzava un rallentamento della crescita del social network. In particolare il dato relativo alla (a questo punto) presunta perdita di 6 milioni di profili negli Stati Uniti sembrava quantomeno significativa. È però vero che lo strumento di analisi dei dati è in realtà il servizio messo a disposizione da Facebook stesso per la creazione e la diffusione di inserti pubblicitari nel sito. Quello che si potrebbe definire “l’algoritmo” di calcolo dei numeri di FB è dunque finalizzato ad altro, anche se – va detto anche questo – se lo strumento utilizzato mese su mese (o anno su anno) rimane lo stesso, pur essendo non adeguato a fornire dati assoluti può però essere significativo nel confrontare dati relativi. Come quelli appunto della variazione della popolazione statunitense del sito tra aprile, maggio e giugno.
Comunque stiano le cose, o forse proprio perché in realtà stanno così – cioè con un’emorragia di utenti nel Nordamerica -, l’Europa diventa il continente con il maggior numero di iscritti a Facebook (205 milioni!). L’analisi è quella puntuale di Vincos: sotto trovate in grafica lo sviluppo della diffusione dei siti social negli ultimi mesi. Con FB a pasteggiare in lungo e in largo a danno dei network locali.
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