La piattaforma di cloud computing di Redmond diventa più conveniente grazie a un taglio ai costi di migrazione dei dati che più basso non si potrebbe. Servirà a convincere le aziende?
La piattaforma cloud computing di Microsoft azzera dunque la migrazione delle informazioni verso la "nuvola", in risposta a quella che la corporation descrive come un'esigenza difficile da quantificare a priori e che potrebbe essere di impedimento per un'adozione più estesa delle tecnologie di computing remoto.
"Stimare la quantità di dati da trasferire ogni mese è un'impresa difficile a causa del volume di dati che generiamo, le fluttuazioni mese per mese e il fatto che esso cresce col passare del tempo", ha dichiarato il CTO di Press Association Andrew Dowsett citato sul blog di Microsoft.
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