C'è chi ha sottolineato come certe saghe legali siano davvero destinate a non finire mai. Principale protagonista di un recente film premio Oscar, quella scatenata dai gemelli Cameron e Tyler Winklevoss sembra effettivamente in continua evoluzione, colma di rancore ma soprattutto assetata di denaro.
Ma questa volta non si è parlato di Mark Zuckerberg, il CEO di Facebook che è ormai diventato il nemico giurato degli atletici gemelli. Ad aprire una nuova frattura legale è stato Wayne Chang, fondatore dell'ormai dismessa società di sviluppo software i2hub Organization.
Peter Lauriat, giudice presso la Suffolk County Superior Court, ha ora sottolineato come Chang possa rivendicare una porzione significativa nella proprietà di ConnectU, il primigenio social network universitario da cui Mark Zuckerberg avrebbe trafugato idee e tecnologie di sviluppo.
I legali di i2hub Organization avevano infatti avviato una causa legale contro i vertici di ConnectU, accusandoli di aver sfruttato senza compenso uno specifico software per la gestione di una rete P2P. Secondo Chang, il suddetto client gli avrebbe garantito una quota del 15 per cento nel controllo del sito.Ma questa volta non si è parlato di Mark Zuckerberg, il CEO di Facebook che è ormai diventato il nemico giurato degli atletici gemelli. Ad aprire una nuova frattura legale è stato Wayne Chang, fondatore dell'ormai dismessa società di sviluppo software i2hub Organization.
Peter Lauriat, giudice presso la Suffolk County Superior Court, ha ora sottolineato come Chang possa rivendicare una porzione significativa nella proprietà di ConnectU, il primigenio social network universitario da cui Mark Zuckerberg avrebbe trafugato idee e tecnologie di sviluppo.
Non è tutto. I gemelli Winklevoss avrebbero stretto accordi con Cheng e i2hub Organization, optando per una proprietà condivisa di ConnectU e di altri progetti software. A Cheng spetterebbe complessivamente una quota del 50 per cento del social network. E quindi - almeno secondo i suoi avvocati - una grossa fetta dei 65 milioni di dollari frutto del settlement con Facebook.
Cheng sembrerebbe dunque accontentarsi di una porzione oscillante tra il 15 e il 50 per cento dell'accordo multimilionario con Mark Zuckerberg, calcolo descritto dallo stesso giudice come una speculazione. Il founder di i2hub Organization potrà rivendicare una fetta simile solo per il controllo di ConnectU.
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