mercoledì 25 maggio 2011

Facebook anche per gli under 13? Zuckerberg smentisce

Non è piaciuto a nessuno l’annuncio di Mark Zuckerberg che lotterà per eliminare il limite di età di 13 anni imposto per l’utilizzo di Facebook, perché convinto dei vantaggi educativi del social network da lui fondato. Dev'essere per questo che, dopo la divulgazione di questa sua intenzione su giornali e siti, il fondatore di FB ha scelto di precisare meglio il suo pensiero, durante l'eG-8 di Parigi: «Non è in cima alle nostre priorità. In futuro potrebbe aver senso esplorare questa possibilità, ma non stiamo lavorando su questo».
 
LA FRASE - «La mia filosofia è che per istruire i ragazzi bisogna cominciare quando questi sono ancora molto giovani – aveva detto il 27enne miliardario in occasione del summit sull’innovazione nelle scuole a Newark, in New Jersey – ma a causa del divieto non abbiamo ancora iniziato questo processo di apprendimento e solo eliminandolo potremmo vedere se funziona davvero».
 
LE REGOLA - Oggi Facebook, che conta oltre 600 milioni di utilizzatori in tutto il mondo, vieterebbe l’iscrizione agli under 13, ma in realtà tale regola viene spesso aggirata, come ha confermato una recente indagine inglese, nella quale è emerso che un bambino su cinque fra i 9 e 12 anni ha il suo profilo regolarmente registrato su Facebook mentre, allargando il discorso al resto del pianeta, sono risultati essere oltre 7 milioni gli under 13 che hanno la loro pagina sul sito. Non a caso, sono stati numerosi in passato gli episodi che hanno coinvolto dei minori, vittime di bullismo o di pedofili incontrati online, e che hanno sollevato dubbi sulla sicurezza del social network. E proprio i tasti del cyber-bullismo e della pedofilia online sono stati quelli toccati da Claude Knights, direttore della charity Kidscape, per rigettare la proposta di Zuckerberg che, comunque, non è nuovo ad uscite perlomeno discutibili, visto che poco tempo fa arrivò a sostenere che le preoccupazioni per la privacy online erano state gonfiate a dismisura.


 
CONTRARI - E la balzana idea del fondatore di Facebook di eliminare il divieto dell’età non è piaciuta nemmeno alla famiglia della 17enne Ashleigh Hall di Darlington, che venne uccisa da Peter Chapman, che aveva conosciuto proprio sul social network, dove questi si era spacciato per un ragazzino. «Vogliono che accada un’altra tragedia come la nostra prima di fare qualcosa? - ha tuonato il nonno della ragazzina, Mike Hall, sul londinese Daily Mail. – È veramente scandaloso. Se questa gente avesse passato quello che abbiamo passato noi, capirebbe cosa significa. Dicono di avere tutte le impostazioni di sicurezza, ma permettere agli under 13 di andare sul sito è una cosa assolutamente ridicola». La regola degli under 13 è stata imposta dal Children’s Online Privacy Protection Act (Coppa), diventato legge federale negli Usa nel 1998, anche se ora vi è in atto una revisione. «Mi sentirei davvero a disagio se venisse eliminato il divieto agli under 13 - ha spiegato al Daily Telegraph la conservatrice Claire Perry – e credo che sia molto, molto irresponsabile da parte di Facebook anche il solo suggerirlo».

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